"E fluctibus irruit in hostem" "Dal mare irrompiamo sul nemico"
Descrizione
Il Comando Subacquei e Incursori (conosciuto anche con l’acronimo di COMSUBIN), il cui nome ufficiale è Raggruppamento Subacquei e Incursori “Teseo Tesei”, è il Raggruppamento della Marina Militare incaricato di svolgere le operazioni di guerra non convenzionale in ambiente acquatico e di difesa subacquea. Il GOI del COMSUBIN è l’unico reparto della Marina facente parte delle forze speciali italiane.
Il COMSUBIN attraverso il suo Gruppo Scuole è l’unico ente dipendente dal Ministero della Difesa autorizzato in Italia al rilascio di brevetti e qualifiche subacquee militari.
La sede del raggruppamento è in località Le Grazie al Varignano, il promontorio che costituisce l’estremità ovest del golfo di La Spezia e subito ad est di Porto Venere.
Le origini.
La formazione di gruppi di incursione subacquea si ebbe con la Prima guerra mondiale: utilizzando mezzi come i MAS e la Torpedine semovente Rossetti (nota come “mignatta” e dalla quale derivò il Siluro a Lenta Corsa o “maiale”), gli uomini della Regia Marina portarono a segno numerose azioni contro la flotta austro-ungarica, infliggendo pesanti perdite al nemico in azioni sensazionali come la storica impresa di Premuda.
L’origine degli incursori del COMSUBIN va ricondotta agli anni trenta, con l’impiego sperimentale di mezzi d’assalto speciali e di dotazioni che consentissero ai singoli operatori il loro impiego subacqueo. Fino al 1º luglio 1939, però, non era stato costituito un reparto organico ad hoc. In tale data, a La Spezia, nacque la Iª Flottiglia MAS.
La X^ MAS
Il raggruppamento di incursori, che nel 1941 fu rinominato Xª Flottiglia MAS, ottenendo notevoli successi in azioni che tuttora sono studiate dalle forze speciali di tutto il mondo, in particolare, riuscendo ad infiltrarsi nelle munitissime basi avversarie site in Suda,Gibilterra, Alessandria d’Egitto.
L’unità è anche legata al ricordo di Teseo Tesei, un ufficiale caduto in combattimento insieme a diversi compagni durante una missione nel porto di Malta nel luglio del 1941, mentre cercava su un siluro a lenta corsa di far saltare un’ostruzione di ingresso.
Medaglia d’oro
Per quella azione Tesei ottenne la medaglia d’oro alla memoria, lasciando inoltre in dote al reparto gli studi e le realizzazioni nel campo dei materiali e degli armamenti per operazioni speciali.
Nel corso del secondo conflitto mondiale gli incursori utilizzarono soprattutto i siluri a lenta corsa, e barchini esplosivi, armamenti dei quali i britannici si affrettarono, a loro volta, a dotarsi a seguito delle azioni italiane.
Mariassalto
Dopo l’8 settembre il gruppo militare si sciolse e parte del personale confluì nel neonato Mariassalto proseguendo la guerra al fianco degli alleati. Al contempo, però, presso la Repubblica Sociale Italiana e sotto il “vecchio” nome di Xª Flottiglia MAS, (con comandante il principe Junio Valerio Borghese), altri elementi del reparto incursori della Marina continuarono a operare sotto la bandiera della Repubblica di Salò (RSI).
Il dopoguerra
Dopo la seconda guerra mondiale, i reparti furono riorganizzati semi clandestinamente presso l’attuale sede del Varignano (La Spezia), originariamente con la costituzione di Maricentrosub, da cui sorsero il Gruppo Gamma (1950) ed i Nuclei SDAI (Servizio Difesa Anti-mezzi Insidiosi).
Strutture ufficiali
Diventarono strutture ufficiali della Marina Militare nel 1952 con la costituzione, sotto il comando del tenente di vascello Massarini, del “Gruppo Arditi Incursori”, successivamente ridenominato MARICENT.ARD.IN, i cui membri, oltre alle operazioni in mare, venivano addestrati al combattimento in montagna ed alle attività aviolancistiche (a partire dal 1962) per consentire all’unità una preparazione in tutti gli scenari di combattimento. Alcuni operatori del reparto vennero inviati a frequentare corsi specialistici negli Stati Uniti d’America, in Francia e nel Regno Unito presso reparti analoghi.
Nasce il COMSUBIN
Il 15 febbraio 1960 fu ufficialmente costituito il Comando Raggruppamento Subacquei e Incursori “Teseo Tesei”, denominato appunto COMSUBIN.
Un’attività meno nota, nel dopoguerra, di alcuni degli uomini che fecero parte della Xª Flottiglia MAS fu quella di addestramento di unità speciali. Tra questi Fiorenzo Capriotti che addestrò il reparto speciale della marina israeliana, che con le tattiche dalla Xª durante la seconda guerra mondiale affondò l’ammiraglia egiziana El Amir Faruk. Il 22 ottobre 1992 Capriotti fu insignito dall’ammiraglio Ami Ayalon del grado di comandante onorario della 13ª Flottiglia (Shayetet 13).
Da Firenze all’intervento in Ruanda
Il Raggruppamento Subacquei ed Incursori fu uno dei primi comandi militari ad intervenire, con i propri uomini e mezzi, durante l’Alluvione a Firenze del 4 novembre 1966, apportando aiuti alla popolazione locale. Ciò valse al Raggruppamento la Medaglia d’Argento al Valor civile. Gli operatori del Gruppo Operativo Incursori sono stati impiegati nell’ambito di un’operazione destinata al recupero dei cittadini italiani in Ruanda durante la crisi politica ed il genocidio del 1994 e nell’operazione di Peace Enforcing a Timor, sotto egida ONU, durante la crisi politica del 1999.
Enduring Freedom
Il GOI ha preso parte dal 2001 al 2005 nell’Operazione Enduring Freedom. Dal 2005 operatori del GOI sono distaccati in Afghanistan nell’ambito dell’ISAF ed inquadrati nella Task Force 45.
Nel 2012 il Gruppo Operatori Subacquei ha preso parte all’azione di apertura dei varchi di accesso alla Costa Concordia dopo il naufragio.
Organizzazione
COMSUBIN è al di fuori della struttura gerarchica di CINCNAV e dipende direttamente dal Capo di Stato Maggiore della Marina.
Il Raggruppamento Teseo Tesei comprende due reparti operativi: il GOI ed il GOS.
- il GOI, Gruppo Operativo Incursori, è l’unità di attacco. Le attività attuali comprendono tutte le tecniche di attacco non convenzionale ad unità navali in mare, in porto ed alla fonda, l’abbordaggio di navi, la posa di mine, le infiltrazioni di personale per missioni HUMINT o di supporto al tiro di artiglierie navali e le missioni di attacco diretto ad obiettivi di interesse della Marina Militare. Fino alla creazione di GIS e NOCS, il Comsubin era l’unica unità italiana addestrata alla liberazione di ostaggi ed alla lotta antiterrorismo.
- il GOS, Gruppo Operativo Subacqueo, è l’unità di palombari e sommozzatori specializzata nella bonifica dalle mine, nella bonifica dai vari ordigni trovati in mare, e nel soccorso dei sommergibili e sottomarini. È compito del GOS anche la difesa subacquea delle unità della MMI in porto, sia tramite interventi anti-sabotaggio nei confronti di eventuali incursori ostili, sia tramite controlli delle carene delle navi per accertarsi dell’assenza di ordigni, sia per svolgere altre operazioni subacquee di rilievo quali ricerca, recuperi o sopralluoghi su aerei o unità civili affondate in seguito ad incendi o sinistri. È il punto di riferimento italiano per la dottrina e le attrezzature delle immersioni. L’unità è nata nel 1954 dalla riorganizzazione di strutture precedenti. La prima scuola palombari italiana nacque a Genova nel 1849. Il GOS ha partecipato anche all’attività di protezione civile, tra cui l’intervento sulla nave da crociera Costa Concordia naufragata sugli scogli dell’isola del Giglio (GR), con l’apertura di varchi mediante cariche esplosive sulla chiglia semi capovolta, per consentire la ricerca di superstiti all’interno della nave.
Comprende inoltre:
- il Gruppo Navale Speciale ha alle sue dipendenze la nave appoggio Anteo (che dispone di un mini-sommergibile autonomo) e i motoscafi appoggio subacquei Marino e Pedretti. Fino al 2001 il gruppo navale ha avuto alle proprie dipendenze anche Nave Proteo, che messa in disarmo è stata ceduta nel 2004 alla Marina bulgara.
- il Gruppo Scuole (o Gruppo Formativo e Addestrativo), che cura l’aspetto addestrativo; alle sue dipendenze ci sono la Scuola Incursori e la Scuola Subacquei. Nelle due scuole si svolgono annualmente corsi di differente livello. Tutto il personale appartenente alla Marina Militare o altre Forze Armate e di altri reparti speciali come i G.I.S. dei Carabinieri, i N.O.C.S. della Polizia di Stato, operatori del 9º rgt. Col Moschin e dei Lagunari sono abilitati e addestrati dal personale istruttore. Il Gruppo Scuole dispone anche di un Centro Sportivo.
- il Gruppo Logistico
- Reparto Amministrativo
- Reparto Logistico
- il Centro Studi – Centro Ricerche e Studi
- Sezione Armi e Esplosivi
- Materiali e Mezzi di Incursione
- Fisiopatologia Subacquea
- Sperimentazione Materiali Subacquei
Il Gruppo Operativo Incursori – GOI
Il GOI, che è l’unità di attacco, fa parte delle unità appartenenti alle Forze Speciali Italiane (TIER 1), sotto il comando del CO.F.S. (Comando Interforze per le operazioni delle Forze Speciali Italiane) insieme al 9º Reggimento d’Assalto Incursori Paracadutisti “Col Moschin” – Esercito Italiano, al Gruppo Intervento Speciale – Carabinieri e al 17º Stormo Incursori – Aeronautica Militare.
Il personale è interamente professionista e l’addestramento è molto duro, selettivo ed approfondito, in modo da garantire elevati standard operativi.
Selezione degli operatori GOI
I requisiti per partecipare al corso sono pubblicati su Foglio D’Ordini Marina (FOM) edito tra i mesi di settembre e dicembre.
Il Corso Ordinario Incursori
Si svolge al Varignano presso la Scuola Incursori; insegna il silenzio, la tenacia, la pazienza. Il suo è un programma di addestramento della durata di circa un anno. Si conclude con la consegna dell’agognato “basco verde” e il conseguimento dell’obiettivo di essere un operatore delle forze speciali della Marina Militare. Il corso inizia nel mese di maggio ed è suddiviso in un periodo di accentramento, in tre fasi addestrative ed una fase finale.
Accentramento
L’accentramento al corso occupa due settimane. L’aspirante allievo deve sostenere delle visite mediche presso l’infermeria di Comsubin ed affrontare i primi ostacoli del corso: le prove fisiche e di acquaticità. Superate queste prove l’aspirante allievo può iniziare l’addestramento vero e proprio.
Prima fase (Combattimento a terra)
La prima fase dura 12 settimane. Gli allievi sono sottoposti ad una progressiva ma intensa preparazione fisica, con allenamenti nella corsa, ginnastica a corpo libero, nel nuoto e iniziati al combattimento terrestre ed alla topografia. Le attività diventano sempre più impegnative mano a mano che le settimane passano. Gli allievi parteciperanno a prove settimanali di marcia veloce, percorso di guerra, scramble, marce topografiche ed operative.
Seconda fase (Combattimento in acqua)
Completato la prima fase, l’allievo è in grado di approfondire l’addestramento. La seconda fase dura 13 settimane. In questo periodo, l’allenamento fisico continua, ma l’attività è dedicata essenzialmente al nuoto di superficie ed a quello subacqueo con l’impiego dell’autorespiratore ad ossigeno. Dalle prime sedute di istruzione tenute in vasca operativa gli allievi imparano a nuotare in coppia in immersione. La capacità di effettuare il nuoto operativo mette l’allievo in grado di portare a termine missioni di attacco navale, capacità questa che distingue gli Incursori della Marina Militare dagli operatori di altre forze speciali.
Terza fase (Combattimento anfibio)
La fase dura 12 settimane. L’attività preminente è incentrata sulla navigazione di superficie, sbarco, presa di terra ed infiltrazione nelle varie tipologie di costa, compresa quella rocciosa, mentre continua l’addestramento nella navigazione campale, nelle pattuglie. Vengono impartiti addestramenti all’impiego degli esplosivi, delle armi e all’esecuzione di ricognizioni e attacchi ad obiettivi terrestri. La preparazione fisica continua e gli allievi eseguono brevi ma intense esercitazioni.
Quarta fase (Esercitazioni Finali)
L’ultima fase dura 15 settimane. Gli allievi sono impegnati nella preparazione ed esecuzione delle esercitazioni finali, eseguite nel massimo realismo, e negli esami di fine corso. I promossi ricevono con una cerimonia il “basco verde”, suggello del brevetto di Incursore della Marina Militare.
Dopo il corso ordinario, i neo-brevettati incursori, non ancora considerati “combat ready”, conseguono il brevetto di paracadutismo con la fune di vincolo presso il CAPAR di Pisa. Il corso dura 4 settimane quale preludio al successivo corso per il conseguimento della qualifica “combat ready” presso il gruppo operativo: il corso integrativo incursori.
Corso Integrativo
Dura dai sei agli otto mesi, nel quale gli operatori sono introdotti alle tecniche e tattiche del Gruppo Operativo:
- Tecniche di attacco alle navi;
- Assalto anfibio, presa di terra,ricognizione speciale e delle procedure HUMINT (Human Intelligence) di raccolta informativa per forze speciali;
- Operazioni con elicotteri, discesa da elicottero tramite “fast rope”;
- Tecniche di tiro: tiro in movimento (Corso di Tiro Operativo ed Istintivo), addestramento al fuoco di squadra, stage affinamento tecniche col fucile d’assalto;
- Stage per il combattimento urbano per le azioni speciali in ambienti ristretti (all’interno di un edificio o di una nave);
- Impiego di esplosivi e razzi;
- Procedure di ispezione a navi mercantili;
- operazioni in ambiente NBC (Nuclear Biological Chemical – Nucleare Biologico Chimico);
- Utilizzo di apparecchiature radio HF, VHF, UHF, SAT, CRYPTO.
Al termine del corso integrativo, l’incursore è considerato “combat ready”.
Fonte: [Wikipedia]